Dance4Ageing : la danza per migliorare la qualità della vita nella terza e quarta età

Mercoledì 27 marzo 2024, alla Lavanderia a Vapore di Collegno,sono stati presentati i risultati del progetto Dance4Ageing dell’Università degli Studi di Torino ottenuti nel periodo di sperimentazione finalizzato al supporto e alla cura delle persone over 60 come terapia integrativa delle malattie neurodegenerative durante processi di invecchiamento.

Dance4Ageing –  Motor imagery against motor dysfunctions and neurodegenerative diseases, sostenuto dal bando Proof of Value 2022 della Fondazione Compagnia di San Paolo e Università degli Studi di Torino è un dispositivo multidisciplinare elaborato dal Dipartimento di Studi Umanistici e dal Dipartimento di Psicologia a cui si è arrivati grazie a una collaborazione fra università, RSA e Alzheimer Cafè dell’area metropolitana torinese, con una significativa incursione a Cuneo: il modello proposto prevede un’ integrazione tra danza di comunità, arte visiva ed assistenza alla persona che coinvolge non solo le persone ma anche le istituzioni, le associazioni e i servizi alla persona.

La finalità del progetto è di migliorare la qualità della vita nella terza e quarta età, facilitare le azioni di caregiver, operatori e volontari, supportando il sistema di assistenza sanitaria in un’ottica di continuità fra ricerca, formazione e welfare culturale.

Il partenariato è costituito da Esserci Società Cooperativa Sociale, Consorzio La Valdocco società cooperativa sociale, Associazione culturale e di promozione sociale Filieradarte aps, Associazione culturale Didee-arti e comunicazione, Lavanderia a Vapore-Centro di Residenza per la danza | Fondazione Piemonte dal Vivo-Circuito Regionale Multidisciplinare con l’accompagnamento di 2i3T Incubatore – Società per la gestione dell’ Incubatore di Imprese e per il Trasferimento Tecnologico dell’ Università degli Studi di Torino Scarl.

Nella prima fase (novembre 2022-aprile 2023) la ricerca si è concentrata sulla Motor Imagery, ovvero la capacità di immaginare un movimento senza eseguirlo e come questa competenza possa migliorare la condizione di chi soffre di un impairment motorio o cognitivo lieve. Per raggiungere questo obiettivo sono stati coinvolti due gruppi di persone over 65 (42 persone). Grazie alla strumentazione tecnologica e alle competenze digitali di StudiUmLab, open lab del Dipartimento di Studi Umanistici, le persone osservavano una serie di opere rinascimentali che rappresentavano soggetti statici o dinamici. Il primo gruppo ha eseguito due test prima e dopo la somministrazione dell’esperimento: il Kinesthetic and Visual Imagery questionnaire (KVIQ). Il secondo gruppo ha eseguito invece un test per valutare i tempi di reazione (TR). Questi test hanno evidenziato un miglioramento nei tempi di reazione e nella capacità immaginativa dei movimenti. Entrambi in gruppi hanno anche compilato un questionario per la valutazione dello stato emotivo e del benessere psicofisico.

In parallelo le artiste coinvolte nella ricerca, Francesca Cola e Debora Giordi, hanno sperimentato pratiche della metodologia Dance4Ageing in RSA e Alzheimer Cafè, oltre ad un Focus group in centri culturali e musei, a partire dalla scelta di un’opera d’arte matrice, la Primavera di Botticelli. Al termine dei primi percorsi di assaggio, la richiesta da parte di enti (Associazione Covao) e di persone (Focus Group) ha permesso la prosecuzione delle sperimentazioni con risorse esterne al progetto.

Fra la prima e la seconda fase l’International Circus and Performing Arts Festival di Mirabilia, in collaborazione con lo StudiUmLab e la sede di Cuneo dell’Università degli Studi di Torino, ha accolto la sperimentazione del dispositivo Dance4Ageing Wandering, che unisce la visione di opere d’arte visiva in un contesto immersivo con la pratica della danza per tutta la cittadinanza.

Nella seconda fase del progetto (ottobre 2023-marzo 2024) i test hanno previsto per le persone l’esecuzione di movimenti seguendo le immagini di natura dinamica: sono stati filmati movimenti dalle coreografe del progetto – divisi in tre slot con movimenti ispirati alla danza accademica, a danza libera/non accademica e a movimenti quotidiani – e mostrati ai partecipanti (43). Ad alcuni di loro è stato richiesto di replicarli: l’esecuzione è stata valutata da un gruppo esterno – non a conoscenza del progetto – di esperti (14) e non esperti (12) attraverso un questionario. I movimenti scelti attraverso questa fase sono stati sottoposti a un gruppo di persone over 65 (42) affette da un decadimento cognitivo in fase iniziale o di malattia di Alzheimer in forma lieve, all’interno di strutture protette (RSA e Alzheimer Cafè) e con la collaborazione dei/delle caregivers. Queste sequenze di movimento andranno a costituire la base della metodologia Dance4Ageing attraverso la realizzazione di un Toolkit di trasmissione a D4A teacher e un Vademecum per i caregiver.

Sono proseguite anche in questa seconda fase le pratiche di sperimentazione della metodologia Dance4Ageing in RSA e Alzheimer Cafè, oltre al Focus group in centri culturali e musei, con il sostegno di Associazione Covao e delle persone partecipanti al Focus group.

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